Forma familiare
Anatomia del pancreas
Vincenzo Triggiani
Endocrinologia e Malattie Metaboliche, Dipartimento Interdisciplinare di Medicina, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Il pancreas è una voluminosa ghiandola, con duplice funzione esocrina ed endocrina, annessa all’apparato digerente, avente forma allungata in senso trasversale e appiattita in senso sagittale, situata in posizione mediana, all’altezza delle prime due vertebre lombari, nello spazio retro-peritoneale, in corrispondenza della regione epigastrica. Presenta una guaina connettivale, dalla quale originano sottili setti che suddividono il parenchima in lobuli. Misura 12-15 cm in lunghezza, 4 cm in altezza e 1.5-2 cm in spessore, mentre il peso è di 70-110 g.
È possibile suddividerlo in tre porzioni.
- La testa, la parte più voluminosa, accolta all’interno della “C” duodenale, che si prolunga inferiormente nel processo uncinato; è rivestita anteriormente dal peritoneo ed è in rapporto con la parte pilorica dello stomaco e la parte superiore del duodeno. Posteriormente è rivestita dalla fascia retro-pancreatica, che la separa dal coledoco, dalla vena porta e dalla vena cava inferiore. La zona di passaggio tra testa e corpo è denominata istmo pancreatico.
- Il corpo, leggermente obliquo dal basso verso l'alto, contrae rapporto anteriormente con il peritoneo della borsa omentale e con la parete posteriore dello stomaco. Posteriormente è rivestito dalla fascia retro-pancreatica ed è in rapporto con la vena mesenterica superiore, l’aorta, la ghiandola surrenale e il rene sinistro.
- La coda si estende fino alla faccia gastrica della milza e posteriormente è in rapporto con il rene sinistro, ed è collegata all’ilo della milza dal legamento pancreatico-lienale.
Il pancreas è irrorato dalle arterie pancreatico-duodenali superiori e inferiori, che provengono dall’arteria celiaca, e da vasi che originano dall’arteria splenica. Il drenaggio venoso è tributario del sistema portale: le vene pancreatiche drenano corpo e coda e sboccano nella vena splenica; le vene pancreatico-duodenali sboccano nella vena splenica o direttamente nella vena porta. La rete linfatica, particolarmente ricca, drena nei linfonodi pancreatico-lienali e celiaci.
L’innervazione efferente è sotto il controllo vagale, mentre le vie afferenti decorrono lungo i nervi splancnici.
La componente esocrina rappresenta circa l’80% della ghiandola. Le subunità funzionali del pancreas esocrino sono gli acini, delimitati da cellule secernenti. Nel lume acinare si raccoglie il secreto, che poi fluisce nei dotti intra-lobulari e quindi nei dotti inter-lobulari, che sboccano a loro volta nel dotto pancreatico principale di Wirsung. Questo inizia in corrispondenza della coda e percorre tutta la ghiandola, aumentando di calibro, si unisce al coledoco, per poi sboccare a livello della seconda porzione del duodeno, in corrispondenza della papilla duodenale maggiore (di Vater), attraverso lo sfintere di Oddi. Dal dotto principale origina a livello dell’istmo il dotto pancreatico accessorio (di Santorini) che attraversa la testa del pancreas per sfociare nel duodeno in corrispondenza della papilla duodenale minore, circa 2 cm sopra l’ampolla di Vater.
Il succo pancreatico prodotto dalla componente esocrina è costituito da costituenti inorganici, quali acqua, sodio, potassio, cloro e bicarbonato, e costituenti organici, gli enzimi lipasi, amilasi, proteasi, ribonucleasi e desossiribonucleasi, deputati alla digestione dei nutrienti. Per proteggere il pancreas dall’autodigestione, gli enzimi proteolitici sono prodotti in forma inattiva, per poi essere attivati nel lume intestinale.
La componente endocrina rappresenta circa il 2% dell’organo ed è costituita dalle isole di Langerhans, collocate prevalentemente a livello del corpo-coda. Sono costituite da diversi tipi cellulari:
- le cellule α (20%) producono glucagone;
- le cellule β (75%) producono insulina;
- le cellule δ producono somatostatina;
- le cellule PP producono polipeptide pancreatico;
- le cellule ε producono ghrelina.
Bibliografia
- Stranding S. Anatomia del Gray. Le basi anatomiche per la pratica clinica, Ed. Elsevier, 2009.