Dominique Van Doorne
Il gozzo è un aumento volumetrico della tiroide e si distingue in gozzo semplice (senza noduli) e gozzo uninodulare o multinodulare.
Il nodulo della tiroide è un ingrossamento ben circoscritto e delimitato di una parte (anche molto piccola) della tiroide.
La causa più frequente del gozzo e dei noduli troidei è la carenza di iodio, che riguarda ancora oggi il 55% della popolazione italiana. La iodoprofilassi è la prevenzione più efficace ed è facilmente attuabile mediante l’uso di sale fortificato con iodio, ovunque ampiamente disponibile.
Noduli tiroidei apprezzabili con la semplice palpazione del collo sono presenti nel 5% circa della popolazione, ma noduli così piccoli da poter essere svelati solo dall'ecografia della tiroide interessano fino al 30-40% della popolazione adulta. Nei paesi con carenza di iodio i noduli possono essere riscontrati anche nel 60% della popolazione. È chiaro che un disturbo così diffuso è nella maggior parte dei casi del tutto benigno e non necessita di alcuna terapia. Tuttavia, è importante svelare i rari casi (circa il 5-7% del totale) in cui il nodulo può essere una neoplasia maligna. Fortunatamente nella stragrande maggioranza dei casi, la diagnosi precoce, il trattamento chirurgico adeguato e l'eventuale terapia radiometabolica consentono la guarigione completa della malattia.
La maggior parte dei noduli tiroidei non causa alcun disturbo e viene riscontrata casualmente nel corso di una visita medica di controllo o di uno studio ecografico o radiologico effettuato per altri motivi. Con semplici esami come la visita, l’esame ecografico, il profilo ormonale e talvolta l’esame scintigrafico è possibile valutare le caratteristiche dei noduli. Talvolta l'aumento del volume della tiroide e dei noduli è così marcato da provocare sintomi di compressione sugli organi circostanti la tiroide, quali il nervo ricorrente (voce rauca), l'esofago (difficoltà alla deglutizione) e la trachea (senso di peso e raramente soffocamento nella posizione supina).
Per determinare la natura del nodulo, è spesso necessario eseguire un agoaspirato tiroideo con ago sottile (vedi ecografia tiroidea e agoaspirato). Una volta definita la natura benigna della lesione, sarà possibile gestirla con assoluta tranquillità e, spesso senza bisogno di alcun trattamento. Ovviamente, se nel tempo il nodulo dovesse ingrossarsi progressivamente o causare dei disturbi locali, sarà necessario mettersi immediatamente in contatto con l'endocrinologo.