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Dominique Van Doorne

 

Cos’è il sistema endocrino?
Il sistema endocrino, in collaborazione con il sistema nervoso, controlla e regola numerose funzioni dell’organismo, attraverso molecole chiamate ormoni, prodotte da cellule situate in ghiandole endocrine o sparse in mezzo ad altri organi. L’azione degli ormoni può svolgersi a distanza, come avviene per gli ormoni tiroidei che agiscono su quasi tutte le cellule del corpo, oppure unicamente sul tessuto circostante (azione cosiddetta paracrina) o pure sulla medesima cellula che ha prodotto l’ormone (azione cosiddetta autocrina).
Le cellule endocrine possono essere situate in veri e propri organi endocrini, quali la tiroide, l’ipofisi, le ghiandole surrenali, oppure all’interno di un altro dell’organo come le isole endocrine nel pancreas. Altre volte le cellule endocrine sono disseminate in alcuni organi, come avviene per il sistema APUD, diffuso in tutto il sistema digerente.
Il sistema neuroendocrino è costituito da cellule del sistema neurologico, le cui terminazioni sono in grado di liberare dei veri e propri ormoni, quali adrenalina ed altri.
Gli ormoni agiscono mediante il legame con uno specifico recettore presente sulle cellule bersaglio (come una chiave nella toppa). Il recettore può essere situato in diversi punti della cellula: più frequentemente sulla membrana cellulare, ma talvolta anche nel nucleo. Il legame ormone-recettore dà inizio a una reazione intra-cellulare a cascata, oppure semplicemente alla modulazione dell’attività nucleare, inibendo o stimolando l’attività di alcuni geni.

 

Cosa sono le cellule neuroendocrine?
Le cellule neuroendocrine sono situate in ghiandole neuroendocrine, quali le ghiandole surrenaliche, il pancreas, la tiroide e l’ipofisi e inoltre in organi come il polmone, il sistema digestivo, le ovaie e i testicoli.

 

Cosa sono i tumori neuroendocrini?
I tumori neuroendocrini si sviluppano dal sistema neuroendocrino presente in moltissime parti del corpo. Le sedi più frequenti sono il polmone, l’appendice, il piccolo intestino, il retto e il pancreas.

 

Perché esistono diverse denominazioni per il medesimo tumore?
Il primo tumore neuroendocrino è stato descritto nella metà del 1800 ed il termine “carcinoide” è stato adottato la prima volta nel 1907 per descrivere un tumore a crescita molto più lenta rispetto agli altri tumori e che determinava una sintomatologia specifica chiamata “sindrome da carcinoide”. In seguito si è capito che la sintomatologia era dovuta alla capacità del tumore di produrre e mettere nel circolo sanguigno una sostanza denominata serotonina.
Attualmente, il termine di carcinoide è stato sostituito con la definizione di NET (dall’inglese Neuroendocrine Tumor, tumore neuroendocrino), in particolare GEP-NET quando il tumore ha origine nel sistema gastro-entero-pancreatico. Tuttavia, ancora oggi molti medici utilizzano il termine di carcinoide invece di GEP-NET, creando disorientamento nei pazienti. Il termine di carcinoide è rimasto in uso solo per la sindrome provocata dai tumori secernenti serotonina.

 

Quali sono i vari tipi di tumori neuroendocrini?
I NET si possono classificare in relazione alla sede e al tipo di secrezione di sostanze attive.

In riferimento alla sede (secondo una classificazione che deriva dalle modalità di sviluppo dell’embrione), si distinguono tumori:

Da un punto di vista clinico, i NET si suddividono in NET funzionanti, cioè secernenti sostanze in grado di provocare una sintomatologia specifica, e NET non-funzionanti, che non determinano una sintomatologia legata alla secrezione di una sostanza attiva (circa il 70% del totale), ma solo alla crescita della massa tumorale con compressione degli organi vicini.
I GEP NET funzionanti includono insulinomi, gastrinomi, VIPomi, glucagonomi, somatostatinomi e GRFomi. I primi due sono relativamente più frequenti, mentre gli altri sono molto rari. Altri NET funzionanti sono il feocromocitoma, che origina dai surreni e quelli che provocano la sindrome carcinoide che si possono trovare in moltissime sedi.
Talvolta iNET possono essere familiari, cioè colpire diversi membri della stessa famiglia, e presentarsi in associazione ad altri tumori endocrini. Queste forme familiari sono su base genetica e appartengono al gruppo delle Neoplasie Endocrine Multiple di tipo 1 (MEN-1).

 

Sintomatologia dei NET
I NET hanno alcune caratteristiche comuni, ma possono differire molto per sintomi, velocità di crescita e di diffusione delle metastasi.
I NET secernenti producono una sintomatologia che varia secondo l’ormone secreto e la loro sede. Ad esempio un insulinoma provoca eccessiva produzione di insulina, con conseguenti gravi crisi ipoglicemiche sino al coma. Il gastrinoma produce un eccesso di gastrina, che causa l’ulcera gastrica. I NET non-funzionanti, che rappresentano il 70% di tutti i NET, in realtà secernono sostanze che non determinano un quadro sintomatico preciso. Diconseguenza, la loro diagnosi è più tardiva (per esempio quando raggiungono dimensioni che comprimono gli organi circostanti).
Talvolta la diagnosi è del tutto incidentale, a seguito di accertamenti eseguiti per altri motivi.
I NET possono provocare metastasi in altre parti del corpo, più frequentemente al fegato, alle ossa o ai linfonodi.

 

Come si può curare un NET?
L’istologia, cioè l’aspetto microscopico, è fondamentale per distinguere i vari tipi di NET e consentire ai medici di individuare la terapia appropriata per il paziente.  Negli ultimi anni sono stati fatti numerosi passi avantinella ricerca e per la terapia dei NET.
Se la diagnosi è precoce, sono maggiori le probabilità di guarigione completa, anche se, quasi sempre è necessario un intervento chirurgico, seguito da terapie mediche specifiche. È possibile curare un tumore che ha già provocato metastasi a distanza, ottenendo il controllo dei sintomi e della crescita tumorale per numerosi anni.
Al momento sono in corso numerose sperimentazioni su farmaci promettenti, che consentiranno ulteriori progressi nella cura dei NET.
Per le caratteristiche cliniche dei NET e soprattutto per il fatto che si tratta di tumori non frequenti, è fondamentale rivolgersi a Centri che hanno molta esperienza e una équipe multidisciplinare, composta da un endocrinologo, un patologo, un medico nucleare, un radiologo e un oncologo.